News

Newsletter - Lettera IVASS al mercato del 6 novembre 2017

Ritengo opportuno, nell’ambito del consueto aggiornamento sulla normativa assicurativa, sottoporre alla Vostra attenzione l’ultimo argomento trattato dall’IVASS con la Lettera al Mercato del 6.11.2017, che attiene alle modalità di regolazione dei premi e/o dei rimborsi/indennizzi tra Impresa e Assicurato, effettuati per tramite dell’intermediario.
La Vigilanza, dopo aver ricordato le finalità delle norme sia di rango primario (art. 117 CAP) che di rango secondario (artt. 54 e 54 bis Reg. ISVAP n. 5/2006), ovvero l’esigenza di “tutelare i consumatori contro l’incapacità dell’intermediario assicurativo di trasferire i premi all’impresa di assicurazione o di trasferire all’assicurato gli importi della prestazione assicurativa”, esigenze ribadite dall’art. 10 parag. 6 della nuova “IDD”, ha svolto alcune osservazioni su casi pratici e concreti dell’attività di intermediazione.
Per questo riteniamo la questione rilevante e di sicuro interesse per la gestione delle Vostre attività e, per una più veloce lettura, si riporteranno di seguito i punti approfonditi.

 

PNA e conto separato

L'IVASS ha ribadito che il conto separato dell'intermediario, attraverso cui vengono regolati i flussi di denaro tra assicurato e assicuratore (a titolo di premio, indennizzo, rimborso di quote di premio) non può né deve mai essere oggetto di altre operazioni, meglio definite come Partite Non Assicurative (PNA), nemmeno se originate dal rapporto di mandato in essere con l’intermediario.
Sono cc.dd. PNA, a titolo esemplificativo, le rate di rivalsa; il canone di affitto dei locali; le utenze; la cassa di previdenza, la quota di iscrizione al Gruppo aziendale agenti.

 

Agenti plurimandatari

È stato chiarito dalla Vigilanza, anche a seguito di pronunciamenti della AGCM (cfr. Delibera n. 24935 del 20.05.2014), che è del tutto legittimo per l’agente che operi in plurimandato avere un solo conto separato dove confluiscano tutti i rapporti assicurato/assicuratore afferenti alle diverse Compagnie di cui l’agente è rappresentante. Non è quindi possibile “imporre all’intermediario titolare di una pluralità di mandati l’apertura di diversi conti correnti separati”, pur restando fermo l’onere dell’agente di garantire, attraverso adeguati modelli organizzativi e i necessari controlli, “la corretta attribuzione delle somme a ciascuna mandante e a ciascun cliente”.

 

Compensazioni di pagamenti

L’IVASS ritiene legittime le compensazioni tra i premi che l’assicurato deve versare ed i crediti che il medesimo vanta per rimborsi (totali o parziali) del premio.
La lettera al mercato indirizza questa osservazione in particolare per gli agenti: tuttavia, anche dal tenore delle lettera al mercato e da una sua lettura complessiva, si ritiene che tale osservazione riguardi tutti gli intermediari (infatti la Vigilanza si riferisce all’articolo 117 CAP nonché all’art. 54, comma 2 del Reg. Isvap n. 5/2006).
L’autorità di vigilanza ritiene opportuno rilevare che siffatta compensazione possa operare “a condizione che le registrazioni contabili dell’intermediario siano analitiche e riportino in maniera chiara e distinta l’effettivo importo in uscita (del rimborso) e l’effettivo importo in entrata (del premio), in modo che sia ricostruibile la movimentazione effettuata e l’imputazione delle voci in entrata e in uscita alle operazioni dovute e alle compagnie interessate”.

 

Fidejussione sostitutiva del conto separato – modalità di calcolo

Con una argomentazione del tutto condivisibile, l’IVASS ha definitivamente chiarito che le modalità di calcolo della fidejussione (4% sui premi netti incassati al 31.12 dell’anno precedente con un minimo di € 15.000) debba essere calcolato sul complessivo monte premi incassati, a prescindere da una eventuale pluralità di mandati.
Si era infatti posta la questione se, qualora l’agente sia plurimandatario o il broker abbia in essere collaborazioni con autorizzazione all’incasso dei premi con un più compagnie, il calcolo dovesse essere effettuato pro quota di ciascuna compagnia.
Tale modalità è stata ritenuta eccessivamente onerosa per l’intermediario, oltre che incoerente e non proporzionata all’effettiva rischiosità parametrata sul portafoglio, soprattutto laddove vi siano mandati su rami che generano modeste produzioni, quali ad esempio il ramo tutela giudiziaria.

 

Utilizzo di carte prepagate da parte degli intermediari per l’incasso dei premi

La Vigilanza ha avuto modo di soffermarsi su una modalità di regolazione dei premi, effettuata attraverso carte di debito prepagate.
In concreto tale fattispecie riguarda il caso in cui gli intermediari, per l’incasso dei premi, utilizzano delle c.d. carte prepagate, ossia “carte di pagamento che consentono la formazione della provvista attraverso versamenti effettuabili in varie forme, ivi comprese le operazioni di accredito presso esercizi convenzionati con il sistema di gestione della carta di pagamento.”
Tale modalità di pagamento è stata ritenuta non idonea e non conforme ai principi a cui è informata la disciplina della separazione patrimoniale.
Infatti, ad una disamina più attenta, l’utilizzo per l’incasso dei premi di una carta di pagamento prepagata non direttamente collegata al conto separato realizza “una forma d’incasso ‘in proprio’ [da parte dell’intermediario, n.d.r.] che non può ritenersi conforme ai requisiti che la normativa vigente in materia di separazione patrimoniale […] Infatti la carta in questione si fonda su un ulteriore e diverso contratto con l’istituto di credito emittente e proprietario della stessa, non soggetto alle tutele legali proprie del conto separato (inammissibilità di azioni, sequestri o pignoramenti da parte di creditori diversi dagli assicurati e dalle imprese di assicurazione, ecc.)”.
In altri termini, riprende l’IVASS “per i premi incassati tramite carta di pagamento si determina una giacenza, seppur temporanea, su uno strumento diverso dal conto separato e privo delle garanzie che lo assistono”.
La Vigilanza pertanto chiede agli intermediari di astenersi dall’utilizzo di carte prepagate per la regolazione dei premi.